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CANTINE CERRATO

Un tuffo nella storia romana di Bovino è costituito dalla visita a questi ambienti sotterranei, noti come “Cantine Cerrato” che furono le antiche cisterne della città romana.

Informazioni

Nell’area del centro storico del borgo compresa fra piazza Duomo e Via Torino, in corrispondenza di quella che anticamente doveva essereil foro dell’antica Bovino romana (Vibinum), a circa 3 metri sotto l’attuale piano stradale, si trova il più importante complesso archeologico sotterraneo di Bovino, noto con il nome di “Cantine Cerrato”, di proprietà privata ed aperte in occasione di eventi e su prenotazione di gruppi. Il complesso archeologico ipogeo delle “Cantine Cerrato” rappresenta una testimonianza significativa della storia romana di Bovino, un luogo che si distingue non solo per la sua importanza storica ma anche per le tecniche costruttive dell’epoca. Il sito è composto da due ambienti scavati nell’arenaria e disposti a squadra, con l’uso del cocciopesto (opus signinum) per l’impermeabilizzazione delle pareti, dato che evidenzia le competenze architettoniche avanzate dei Romani. La lunghezza di quasi 20 metri dell’ambiente più grande parla di una significativa capacità di stoccaggio, il che è coerente con l’idea che questi serbatoi rifornissero le terme, un elemento centrale della vita sociale e culturale romana. Questo spazio è caratterizzato dalla presenza di 6 pilastri di arcata alti fino a 5 metri. Il probabile collegamento delle cisterne con l’acquedotto, i cui resti si trovano lungo il tragitto da Bovino a Panni, offre ulteriori spunti di riflessione sull’ingegneria idraulica romana e sull’importanza dell’approvvigionamento idrico per le città dell’epoca. Questo complesso non solo arricchisce la conoscenza archeologica di Bovino, ma rappresenta anche una risorsa per la valorizzazione turistica della zona, permettendo ai visitatori di immergersi nella storia e nelle tradizioni di un antico insediamento romano.