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ANTICA TAVERNA DEL PONTE

L’Antica Taverna del Ponte era una Stazione di Posta e deve il suo nome alla vicinanza al Ponte Romano sul torrente Cervaro, crollato e ricostruito in epoca borbonica.

Informazioni

La Taverna del Ponte, affacciata sul fiume Cervaro, rappresenta un affascinante esempio di architettura storica che testimonia secoli di attività commerciale e culturale. La sua struttura massiccia, sviluppata su pianta quadrata e dotata di un ampio cortile, rivela l’importanza che questo luogo ha avuto nel tempo. Le grandi volte a botte, gli archi e i piedritti in pietra squadrata conferiscono all’edificio un carattere robusto e monumentale. La storicità della Taverna è evidente sin dalle origini, che risalgono ai resti di un villaggio sannita del IV secolo a.C. In età augustea, essa divenne una stazione di posta crucialmente situata lungo la via consolare Minucia, fungendo da punto di cambio per i cavalli e come centro di servizi per i viaggiatori. Questa funzione di tappa e di ristoro per mercanti e viandanti sottolinea l’importanza strategica della Taverna nei commerci e nei viaggi dell’epoca. L’intervento del vescovo Roberto di Bovino nel 1205, che dotò la Taverna di un ospizio e di una chiesa dedicata all’Arcangelo Michele, segnò un ulteriore sviluppo della sua funzione sociale e culturale. L’acquisizione da parte dei Duchi Guevara nel 1564 portò a un rinnovamento dell’impianto, consolidandone ulteriormente il ruolo. Con l’istituzione del servizio postale statale, la Taverna del Ponte divenne una delle stazioni postali più rilevanti del Regno di Napoli. La sua importanza aumentò sotto il regno di Giuseppe Bonaparte, quando fu trasformata in sede della Gendarmeria per proteggere il servizio postale dai briganti del Vallo del Cervaro. Con l’avvento delle ferrovie, la Taverna venne adattata come deposito per il carbone delle locomotive, seguendo l’evoluzione dei trasporti. Successivamente, la sua funzione cambiò nuovamente, servendo prima per la cernita del tabacco e poi come granaio. Oggi, la Taverna del Ponte, di proprietà privata, è stata oggetto di un recente restauro parziale, preservando così la sua storia e il suo prestigio come testimonianza di un passato ricco di scambi e interazioni culturali. La sua continuità nel tempo racconta il passaggio da un’intensa vita commerciale a una nuova vita di tutela e valorizzazione del patrimonio storico.